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30/07/2018
Per prima cosa va scritto un progetto, ovviamente avendo individuato in precedenza uno dei tanti Programmi Comunitari, che si differenziano per ambito di interesse (istruzione e formazione, tutela ambientale, sviluppo economico e competitività dei vari settori industriali, artigianali, turismo, pesca, agricoltura...) ma che si differenziano anche per le procedure e i meccanismi di erogazione, nonché per tipologia di destinatari (ad es. alcuni programmi sono pensati principalmente per gli Enti Pubblici o per i Centri di Ricerca, altri per le PMI o per le organizzazioni no profit).
Scegliere il programma e il bando giusto e scrivere in modo chiaro ed efficace un progetto non è impresa da poco, ma per questo ci sono numerosi corsi, master e workshop per tutti i gusti e a diversi livelli di approfondimento.
Inoltre, a parte la necessità di scrivere in toto o in parte in inglese (talvolta è obbligatorio, in altri casi fortemente consigliato visto che ci si confronta in un contesto europeo), un aspetto importante da considerare è il fatto che la quasi totalità dei programmi di finanziamento copre solo in maniera parziale i costi previsti per la realizzazione di un progetto: l'UE contribuisce quando riconosce che l'iniziativa proposta può avere un impatto positivo nel campo toccato dal bando, ma una parte degli investimenti deve essere fatta dai beneficiari, a garanzia della serietà della scelta di portare avanti un progetto. Il contributo europeo oscilla tra il 50% e l'85% del valore del progetto presentato, con differenze che variano da Programma a Programma e da bando a bando. Il cofinanziamento richiesto ai beneficiari, singoli o costituiti in partenariato, può essere “in natura” (cioè coperto con i costi del personale che opera all'interno delle organizzazioni) oppure sotto forma di “cash” cioè di spese o investimenti di cui l'organizzazione si fa carico e che servono sempre a completare le attività di progetto. Tale contributo può essere distribuito in modo omogeneo tra i vari partner che partecipano ad un progetto oppure ripartito proporzionalmente in base alle caratteristiche dei partner stessi. Ci sono comunque programmi che, per facilitare le ONG o il no profit così come le imprese, soprattutto start-up o PMI, richiedono cofinanziamenti molto bassi o addirittura finanziano il 100% delle spese.
In ogni caso, il cofinanziamento può sempre essere erogato da enti “terzi”, pubblici o privati, tramite sponsorizzazioni o sovvenzioni.
Considerare perciò l'ammontare del contributo richiesto ai beneficiari è importante, ma ancor prima è importante considerare i requisiti e gli obiettivi generali di ciascun Programma, nonché le specificità dei singoli bandi annuali. Ogni Programma infatti definisce gli ambiti di azione degli interventi e le tipologie di attività che possono essere coperte da un finanziamento. La programmazione dura circa 7 anni e di solito è divisa in un due periodi con una revisione intermedia. Ciò viene articolato nei Piani di Lavoro Annuali o Pluriannuali, che vengono periodicamente valutati e revisionati alla luce di quanto viene realizzato nel corso della Programmazione. Quindi per ciascun ambito di intervento è necessario verificare quali siano le specifiche priorità che vengono scelte di volta in volta. Realizzare un progetto con i fondi europei in effetti è prima di tutto un modo per contribuire agli obiettivi che l'UE ha riconosciuto nei vari settori e che ha declinato nelle sue Strategie.
Un'altra macro-distinzione di progetti finanziati dall'UE si può fare riguardo alle differenti modalità di gestione dei finanziamenti europei e del “ciclo di vita” del bando (concezione, pubblicazione, aggiudicazione, esecuzione, monitoraggio e valutazione). Si distinguono quindi:
- finanziamenti europei a gestione diretta: tutto il processo è gestito dalla Commissione europea. Un bando di questa tipologia richiede che l'attività finanziata abbia una dimensione europea, regionale o nazionale (magari coinvolgendo partner di più Paesi). In quasi la totalità dei casi la proposta deve essere presentata in inglese. I Programmi più importanti possono essere Horizon 2020, Europa Creativa, Erasmus+, LIFE.
Ad esempio, a livello italiano sono 5 i progetti premiati nell'ambito di “Europa Creativa”: uno di questi si chiama “Legend on Circular Ruins” e comporta un nuovo modo di fare storytelling di siti archeologici attraverso le arti performative. Il progetto è stato sviluppato dalla Cooperativa Teatrale Salentina Eufonia assieme a partner situati in Spagna, Francia, Albania, Romania e all'Università del Salento.
- finanziamenti europei a gestione indiretta: in Italia il processo è gestito dalle Autorità Regionali e gli stanziamenti provengono da Fondi Strutturali che le singole Autorità di Gestione mettono a disposizione dopo un intenso e lungo lavoro che coinvolge Commissione europea, Stati Membri e Regioni. La finalità è quella di ridurre il divario economico e strutturale tra le Regioni europee e sviluppo economico/sociale. I finanziamenti sono più adatti a progetti che hanno una dimensione locale e quindi le proposte si redigono nella lingua del paese oggetto del finanziamento. In particolare il Fondo Europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo Rurale (FEASR) concentra i suoi sforzi sulla competitività in ambito agricolo, sulla sostenibilità nella gestione delle risorse naturali, sulla lotta al cambiamento climatico e sullo sviluppo delle zone rurali. Chi si occupa di turismo potrebbe beneficiare di alcuni finanziamenti per rilanciare territori al di fuori dei circuiti classici.
- programmi di cooperazione territoriale: permettono di realizzare progetti condivisi tra territori che appartengono a diversi Stati Membri che sono accomunati dalla vicinanza geografica (o di una stessa macro-area) o da Stati che hanno problematiche condivise. Il finanziamento di questi progetti viene garantito da Fondi Strutturali e la gestione è in carico a specifiche Autorità di Gestione (sono quindi una specifica tipologia di finanziamenti a gestione indiretta).
Ad esempio, per la Regione Lombardia, il programma Spazio Alpino (finanziato dal fondo FEASR) mira a valorizzare, in maniera sostenibile, il patrimonio dell'area alpina. A titolo esemplificativo, una linea di finanziamenti europei può essere recepita da coloro che vogliono sviluppare modelli organizzativi per combinare il turismo con la promozione e protezione del patrimonio culturale e naturale.
Dunque la programmazione dei Fondi Comunitari è talmente ampia che può fornire sostegno a idee e obiettivi per tutti, Enti e singoli cittadini, ma deve essere analizzata a fondo e devono essere approfonditi i meccanismi e le procedure necessarie a perseguire il finanziamento desiderato.