Creati dagli studenti
19/02/2025
Rajasthan, India. È stata questa la località dove ho svolto una delle esperienze di volontariato tra le più speciali e significative: dal 1° al 21 luglio, insieme a un gruppo di giovani europei, ho avuto l’opportunità di immergermi in una cultura millenaria, conoscere persone incredibili e dare il mio piccolo contributo per migliorare la vita di una comunità locale. In questo articolo vi racconto la mia esperienza nel dettaglio e vi do alcuni consigli utili per chi sogna di partire per un progetto di volontariato in India.
Perché scegliere il volontariato internazionale in India?
Partiamo dal principio: era da tempo che desideravo fare un’esperienza di volontariato all’estero, e dopo essermi imbattuta nel viaggio solidale in Rajasthan proposto da Wep, ho intuito fin da subito che l’India sarebbe stata la mia prossima destinazione. Da un lato, volevo uscire dalla mia confort zone e scoprire un mondo profondamente diverso dalla realtà che vivo tutti i giorni, dall’altro desideravo mettermi alla prova in nuovi contesti di volontariato.
Rispetto all’Italia, il volontariato in India assume infatti un significato ancora più profondo: il Paese è un mix affascinante di storia, spiritualità e tradizioni millenarie, ma è anche segnato da forti contrasti sociali e da situazioni di povertà radicata: scegliere di fare volontariato in India significa immergersi in questa realtà complessa e contribuire nel piccolo a fare la differenza.
Tutto ciò ha rappresentato per me un’importante opportunità di crescita: l’umanità e resilienza delle persone del posto mi hanno ricordato ancora una volta la bellezza della vita, la gioia per le piccole cose e l’immenso valore dei rapporti umani.

La mia esperienza: i sorrisi dei bambini e le bellezze dell’India
L’attività di volontariato si è svolta a Udaipur, la città dei laghi nella regione del Rajasthan, dove ho vissuto insieme agli altri volontari. Ogni mattina ci recavamo in una scuola elementare della zona per dipingere le pareti delle aule e trascorrere del tempo con i bambini: giocavamo con loro e cantavamo in inglese, cercando di trasmettere loro entusiasmo e curiosità. Vedere i loro sorrisi era la ricompensa più grande!

La sera, invece, giocavamo e insegnavamo inglese ai bambini di un orfanotrofio; molti di loro avevano storie difficili, ma la loro energia e voglia di imparare erano contagiose… Mi sono affezionata immediatamente a loro e lasciarli è stata una delle parti più difficili dell’esperienza.

Nei momenti liberi ho avuto l’occasione di esplorare le meraviglie del Rajasthan: il maestoso Taj Mahal, il Forte di Jaisalmer e il suggestivo deserto del Thar, in cui abbiamo trascorso una notte sotto le stelle. Questo piccolo assaggio di India è bastato per rimanere affascinata da questa cultura così lontana e per accendere in me il desiderio di tornare lì una seconda volta.

Come partire e consigli utili
Se anche voi sognate di fare volontariato in India, il primo passo è scegliere un’associazione affidabile. Io ho viaggiato con WEP, che mi ha supportato in ogni fase della preparazione, dalla scelta del progetto alla richiesta del visto.
Ecco alcuni consigli utili per partire preparati:
- Scegliete un progetto che vi appassioni: in India ci sono tante opportunità di volontariato, quindi optate per qualcosa che vi motivi davvero.
- Informatevi sulla cultura locale: conoscere le tradizioni e le usanze vi aiuterà a rispettare la comunità e a integrarvi meglio.
- Siate flessibili e pronti all’imprevisto: in India le cose non sempre vanno come previsto, quindi preparatevi ad adattarvi e vivere ogni giorno come una nuova avventura.
- Non dimenticate l’assicurazione sanitaria: le spese mediche in India possono essere elevate, quindi è fondamentale avere una buona copertura.

Spero che questo articolo vi abbia ispirato e vi sia stato utile. Se avete domande o curiosità, lasciate un commento qui sotto!
Articolo a cura di:
Sara Serino, Alice Medeot, Roberta Giulivi, Beatrice Pignatelli, Paola Di Dio
Questo contenuto è frutto di un esercizio didattico realizzato dagli studenti del corso di Digital Storytelling di Accademia Creativa Turismo nell’ambito del contest Best Travel 2025. Ogni riferimento a realtà turistiche esistenti è puramente casuale. L’obiettivo è mostrare il lavoro svolto in aula e permettere al pubblico di votare il progetto preferito!