Blog
16/04/2018
1) I gruppi che si dedicano a un viaggio di turismo responsabile dovrebbero essere di piccole dimensioni, generalmente non vengono superate le 12-15 unità. In questo modo il gruppo diventa più gestibile e si facilita l'ospitalità anche in luoghi dove le opportunità di pernottamento sono scarse.
2) La conoscenza fra i componenti del gruppo si realizza attraverso una riunione antecedente la partenza durante la quale viene presentato il programma, si illustrano le regole da rispettare durante il viaggio, si risponde a dubbi e richieste. Con l'utilizzo di sistemi di conversazione innovativi, ad esempio Skype, è possibile predisporre la riunione preparatoria anche avvalendosi del web, a maggior ragione quando i partecipanti provengono da territori molto lontani tra di loro.
3) Una delle peculiarità del turismo responsabile è quella di ricercare prima e programmare poi, l'ospitalità presso i residenti. Questa tipologia di soggiorno consente di instaurare un rapporto diretto con la famiglia che gestisce la struttura, favorisce la conoscenza della cucina tradizionale, permette di conoscere gli stili di vita locali e consente di contribuire economicamente al sostentamento della vita dei residenti devolvendo ai locali la parte della quota che il viaggiatore destina ai servizi di vitto e alloggio.
4) Uno degli elementi più importanti di un viaggio di turismo responsabile è la possibilità di instaurare un contatto diretto con gli abitanti del luogo (non solo i gestori di servizi legati al vitto e all'alloggio) che possono testimoniare attraverso le loro parole le usanze della vita locale, le tradizioni, le credenze, la cultura e gli stili di vita. Durante un tour si possono quindi prevedere incontri con associazioni locali, cooperative di artigiani e agricoltori, artisti e altri personaggi che sono espressione della cultura locale. Inserendo questi contenuti, il viaggio si arricchisce di significato e di consapevolezza.
5) Quando un operatore vende a un cliente un viaggio di turismo responsabile, dovrebbe fare in modo che una parte della quota di partecipazione del viaggiatore venga destinata alla comunità locale per fare in modo di sviluppare progetti che abbiano un interesse collettivo.
Tutti coloro che lavorano per programmare viaggi di turismo responsabile, in definitiva, dovrebbero:
- coinvolgere la comunità locale;
- contribuire allo sviluppo economico delle popolazioni visitate;
- rispettare l'ambiente e la natura;
- rispettare il patrimonio culturale;
- favorire l'incontro e la condivisione tra culture differenti.
Per saperne di più visita il sito di dell'Associazione Italiana Turismo Responsabile (www.aitr.org), partner di ACT nella realizzazione del Master di specializzazione in Turismo Sostenibile e Responsabile.