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22/10/2020
Di rientro dal TTG Travel Experience di Rimini conclusosi lo scorso 16 ottobre, la delegazione ACT partita con quaranta allievi neodiplomati presso più importante Accademia del turismo in Italia, ha riportato di aver vissuto momenti entusiasmanti e di grande valore dal punto di vista professionale ed esperienziale. Le misure anti-Covid non hanno impedito che vi fossero dentro e fuori la fiera diversi scambi in sicurezza con i principali operatori presenti.
Il TTG, giunto alla sua 57ma edizione, è la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell'offerta turistica italiana nel mondo. Richiama operatori provenienti da tutto il mondo, key player delle principali aziende del comparto: enti del turismo, tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, trasporti, strutture ricettive, servizi per il turismo, tecnologia e soluzioni innovative.
Il coordinatore didattico di ACT, Giovanni Nardone, che ha accompagnato a Rimini i ragazzi dei corsi di Roma e Milano, ha redatto il suo personale diario di viaggio annotando esperienze e situazioni che si sono rivelate estremamente proficue in termini di sviluppo delle relazioni professionali e delle opportunità di crescita professionale.
“Non solo siamo riusciti finalmente ad avere un momento tutto per noi in presenza per festeggiare degnamente i diplomi conseguiti – ha dichiarato Nardone –, ma abbiamo dato corpo e concretezza al nostra intenzione di mettere gli allievi sulla gusta strada di quello che sarà il loro percorso professionale di domani ponendoli sin da subito in raccordo con il mondo del travel”.
I ragazzi, infatti, con la guida dei docenti presenti in fiera, hanno potuto vivere questo «battesimo del travel» con maggiore sicurezza, sentendosi supportati durante i loro primi approcci al settore.
Il TTG si è dunque rivelato per i ragazzi un momento unico in termini di opportunità di relazione spinti dalla voglia, come sono, di farsi conoscere per poter ambire a un primo impiego nel turismo. Avere un contatto diretto con i diversi operatori che hanno riservato loro momenti dedicati grazie a un lavoro preparatorio e a una programmazione organizzata a tavolino da ACT, ha reso possibile non solo la conoscenza diretta di molte imprese turistiche, ma anche l'accesso dalla porta principale a una serie di opportunità selezionate e di qualità.
L'evento di Rimini è solo una delle diverse attività volte alla sperimentazione sul campo che vengono organizzate da ACT durante il percorso didattico. Gli allievi durante i corsi e i master hanno la possibilità di vivere attività esperienziali quali stage, laboratori, trasferte didattiche per fiere, site inspection e walking tour.
L'esperienza di Rimini ha generato momenti di approfondimento come l'incontro con Stefano Andretta rappresentante di Del Bianco Travel Experience, Jili Tour, Travel Group Perù. Andreatta, già conosciuto dagli studenti in quanto era stato loro docente nel modulo di Travel design, ha organizzato dei focus molto seguiti sui temi “Sviluppo scenari post situazione Covid”, “I corridoi da/per il Brasile via Portogallo” “La figura del rappresentante DMC”.

Luca Ragni, CEO di Experience Cuba DMC ha tenuto i seguenti seminari alla presenza degli allievi ACT: “Cuba e la sensibilizzazione di far percepire la destinazione come sicura”, “Il ruolo del DMC” - I contatti con i fornitori locali per costruire un prodotto adatto alle esigenze del mercato turistico italiano”, “L'importanza di essere presenti in fiera in questo contesto storico”.
Una testimonianza particolarmente significativa è stata quella di Silvia Andretta, rappresentante del DMC IncentiVamos Colombia. Andreatta, oltre a raccontare la sua esperienza nel rappresentare IncentiVamos Colombia sul mercato turistico italiano, ha offerto un contributo di idee su un tema molto sentito: “Le azioni e le strategie di marketing volte alla ripartenza”.

Si è parlato di turismo in Giappone con Luca Vitale, responsabile prodotto presso Miki Travel Giappone. I temi da lui affrontati: “L'organigramma di un TO incoming”, “L'importanza delle partenze garantite sul mercato turistico italiano”, “Il ruolo focale ricoperto dalle agenzie di viaggio”, “La riapertura dei voli Italia/Giappone prevista per fine marzo 2021. Idee e spunti per la ripartenza”.

I ragazzi hanno anche incontrato esponenti del governo israeliano, Pietro De Arena e Kalanit Goren del Ministero del Turismo di Israele. Con loro si è parlato della forza delle strategie di marketing dietro al cambio di percezione di una destinazione come Israele. Solitamente percepita come adatta al turismo religioso, negli anni ha acquisito riconoscibilità per la vita notturna e per il divertimento anche grazie a una campagna di comunicazione mirata il cui slogan era «two cities, one break». Per Tel Aviv sono stati formulati piani di marketing mirati e previsto lo sviluppo di collegamenti aerei low cost.
Inoltre i due esponenti governativi di Israele hanno parlato del ruolo del Ministero del Turismo, della capacità di marketing e comunicazione degli addetti ai lavori, la necessità di una presenza alle fiera di settore e l'importanza dell'incontro con utenti finali e operatori.

Come spesso avviene quando ci si muove all'interno del settore turistico, la delegazione ACT ha incontrato anche un ex allievo ACT, Omar Pancani, oggi consulente turistico per un noto network. Pancani nei suoi seminari ha parlato della formazione come primo step per poter operare in ambito turistico, della consulenza e del ruolo del consulente, delle tecniche di vendita, della conoscenza del prodotto, della leva dell'esperienzialità.

La delegazione ACT ha inoltre preso parte a un'attiva “fuorisalone”, un tour culturale enogastronomico organizzato in città in concomitanza con la fiera. L'attività è stata l'occasione per evidenziare l'organizzazione delle varie operazioni che entrano in campo per un walking tour: progettazione conseguenziale dell'itinerario con l'accortezza di non ripercorrere mai la stessa strada più volte, gestione e transfer del gruppo nelle diverse tappe del tour, tematizzazione dell'itinerario, logistica cittadina, focalizzazione dei luoghi chiave, gestione delle soste, peculiarità del luogo da visitare (Rimini ad esempio presenta un'ampia offerta di hotel a basso costo, il mare e il centro storico distanti 2-3 km, la cucina tradizionale del territorio), emergenze turistiche proprie di ciascun luogo e legate alle sue specificità (storia, cultura, tradizioni, arte, sapori etc.), effetto wow (nel caso di Rimini la degustazione guidata).

Nello specifico il tour culturale di Rimini è stato così organizzato: Partenza da Arco di Augusto / Piazza Tre Martiri / Tempio Malatestiano / Castello Sismondo / Ponte di Tiberio / Piazza Cavour; degustazione guidata di tre vini autoctoni (bianco, rosso e passito) e presentazione delle loro peculiarità territoriali presso l'Antica Drogheria Spazi situata in pieno centro storico (Piazza Cavour). La degustazione è stata tenuta dal sommelier Riccardo Cellerino, docente ACT, che ha trattato anche l'abbinamento fra vini e cibi.

Giovanni Nardone ha così commentato il tour: “Rimini è conosciuta per il mare e per il divertimento. Lo scopo di questo tour culturale era quello di far emergere che grandi personaggi della storia sono assimilabili alla città romagnola anche se non è noto ai più”.
“Celebre, a tale proposito – ha proseguito Nardone - la frase “Alea acta est” pronunciata da Giulio Cesare nel Foro di Rimini. Gli stessi Augusto, Tiberio, Adriano, Sigismondo Malatesta, Paolo e Francesca e Federico Fellini sono tutti legati a Rimini”.
Questa occasione ha offerto la possibilità ai docenti che hanno accompagnato il gruppo di illustrare una serie di fattori importanti che entrano in gioco nella realizzazione di una trasferta di questo tipo quali ad esempio il trasferimento sul campo delle competenze relativamente ad aspetti organizzativi e più prettamente operativi (ad es. la valutazione in fase progettuale della capienza della location sulla base delle dimensioni numeriche del gruppo etc.), la sensibilizzazione sull'importanza di partecipare a una fiera di settore per giovani che sono freschi di studi sul turismo, il modo più professionale per affrontare gli incontri con gli operatori e più in generale la prima esperienza di visita a una fiera internazionale ricca di stimoli e possibilità di acquisire conoscenze e competenze direttamente sul campo.
“Si tratta in sostanza – ha evidenziato Nardone – di un modulo da svolgere nella fase successiva al completamento della didattica in aula finalizzata a dare dimostrazioni pratiche di come si lavora non solo a livello concettuale, ma anche a livello di progetto esecutivo, programmazione e realizzazione operativa”.
“Inoltre – ha concluso - l'incontro con gli operatori è stato per molti giovani di questo gruppo di neodiplomati il primo approccio al mondo del lavoro. Una grande opportunità dunque per molti di loro”.
Queste iniziative dimostrano che il “parco giovani di talento” pronto a immettere nuova linfa nel turismo di domani rappresenta la migliore sfida che le aziende possano cogliere per traghettare il settore dalla fase 2, quella del “conviviamo con il virus” alla fase 3, quella di un mondo che avrà ripreso a viaggiare a pieno regime perché il Covid non sarà più un problema. Fase che prima o poi arriverà.
Marina Ricci - Redazione ACT