Blog
11/05/2020
L'umanità sta cercando di riemergere dalle sabbie mobili di una crisi economica mondiale causata dagli esiti di una pandemia inaspettata quanto insidiosa. Il Covid-19 ha generato danni a cose e persone al pari di un terremoto o una guerra (si pensi solo al numero delle vittime) minando le certezze di milioni di individui. Per agevolare la ripartenza delle attività umane, in tutti i settori si stanno rivedendo i sistemi e le procedure che regolano la convivenza e contemporaneamente i governi mettono in campo una serie di provvedimenti di supporto all'economia con tutte le difficoltà del caso. Il momento particolarmente delicato impone scelte corrette da parte delle istituzioni, sostegno alle imprese e ai cittadini, cambi di mentalità, resilienza, ottimismo e propensione all'innovazione.
Mentre piangono le proprie vittime, i popoli cercano di adeguarsi velocemente ai nuovi scenari che sono già l'attualità, metabolizzando il cambiamento e cogliendo le infinite opportunità ad esso collegate spesso con la consapevolezza di percorrere strade mai battute prima.
Il blocco del turismo, uno dei settori più duramente colpiti, rappresenta la triste metafora dell'uomo, immobilizzato, impossibilitato a progredire nella conoscenza. Quella di viaggiare è per la stragrande maggioranza delle persone una necessità profonda e il pensiero di tornare a farlo non ci abbandona neanche in momenti come questo in cui va messo in conto che le regole del gioco potrebbero cambiare.
Al di là delle misure contenitive atte a contrastare la diffusione del virus, istituzioni e imprese hanno la possibilità di ripensare le attività umane in modo sostenibile. Il turismo in questo quadro si impone come un grande veicolo di consapevolezza sul tema del rispetto dell'ambiente perché rappresenta un modo straordinario per migliorare il pianeta amandolo.
Secondo alcuni enti e associazioni che operano in ambito turistico i viaggiatori nel post Coronavirus potrebbero sviluppare una maggiore sensibilità verso la sostenibilità ambientale. Torna dunque di grande attualità il tema dell'educazione al viaggio, un compito che spetta in larga parte agli operatori del settore, agenti di viaggio, tour operation manager, travel designer, guide turistiche, associazioni di settore, formatori etc.
E si rafforza il ruolo del turismo responsabile e sostenibile sempre più distante dall'essere identificato come uno dei “turismi” possibili per andare a sovrapporsi al concetto stesso di turismo.
L'Accademia Creativa Turismo, coerentemente con i propri orientamenti antecedenti la pandemia, con lo scopo d'intensificare la propria azione nel campo della formazione sul turismo sostenibile, quest'anno è entrata a far parte di AITR - Associazione Italiana Turismo Responsabile, la principale associazione italiana che promuove la cultura e la pratica del turismo responsabile oltre ai comportamenti etici di consumo e vita solidale e che comprende ad oggi una compagine variegata di associate appartenenti ai diversi settori afferenti al turismo sostenibile: tour operator, servizi al turismo, accoglienza in Italia, promozione culturale e sociale del territorio, organizzazioni non governative - ONG, reti di rappresentanza nazionale, editoria. Fu proprio AITR il 9 ottobre del 2005 ad adottare la seguente definizione di turismo sostenibile molto eloquente poi entrata nella cultura del turismo e nell'uso comune: Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.
Il 2005 (10 gennaio) è anche l'anno della prima edizione del Master sul Turismo responsabile e sostenibile patrocinata da AITR, organizzato dal Centro Studi CTS e, dal 2016, da ACT - Accademia Creativa Turismo che ne ha preso il testimone.
Entrando nel merito dell'offerta formativa dell'Accademia, la prossima edizione del Master in Turismo Sostenibile e Responsabile organizzato da ACT in collaborazione con AITR - e dalla stessa patrocinato - in partenza il prossimo 23 novembre, sarà ricca di novità anche in relazione ai nuovi scenari.
Abbiamo raccolto le dichiarazioni dei presidenti delle due associazioni che da diversi anni operano congiuntamente nella formazione al fine di portare il settore verso una maggiore consapevolezza di questi temi così cruciali per il pianeta.
Maurizio Davolio, Presidente di AITR ha così commentato l'ingresso di ACT in AITR: “La ormai pluriennale collaborazione fra la nostra associazione e l'Accademia Creativa Turismo ha compiuto un ulteriore passo in avanti: ACT è diventata socia di AITR. Per anni abbiamo tenuto lezioni ai Master dell'Accademia, a Roma e a Milano, vari nostri soci hanno spiegato in aula i principi, i valori del turismo responsabile o hanno raccontato le tante belle esperienze maturate con i viaggi e con i progetti di cooperazione allo sviluppo”.
“La formazione dei giovani interessati al lavoro nel turismo costituisce uno degli obiettivi prioritari in AITR – ha continuato Davolio -; i Master consentono di porre l'attenzione su tematiche, come la sostenibilità e l'etica, che spesso restano trascurate nei corsi universitari e contribuiscono così all'arricchimento e al completamento delle conoscenze e delle competenze dei giovani. La collaborazione fra ACT e AITR si rafforzerà, potrà estendersi alla progettazione, forse anche alla ricerca e sicuramente alla sperimentazione di nuove modalità di formazione che tengano conto anche delle tecnologie più moderne che si vanno diffondendo e affermando. Potranno aprirsi anche scenari a livello europeo attraverso la rete di cui AITR fa parte e in collaborazione con istituti di altri paesi interessati al confronto e alla condivisione di esperienze nella didattica”.
“Una prospettiva promettente – ha concluso il Presidente di AITR – che è solo all'inizio e che si potrà concretizzare nel prossimo futuro”.
Ma vediamo come è nata la collaborazione fra ACT e AITR. La nascita del Centro Studi CTS, diventato poi nel 2016 ACT Accademia Creativa Turismo in seguito alla conclusione delle attività del CTS - Centro Turistico Studentesco e Giovanile, può dirsi fatalmente legata al rapporto con AITR. Nel 2004 il CTS decise di affidare la direzione didattica del nascente Centro Studi a Maurizio Di Marco, attuale presidente di ACT - Accademia Creativa Turismo.
Il primo atto di questa collaborazione fu proprio la creazione del Master sul Turismo sostenibile e responsabile, ancora oggi il prodotto di maggior prestigio di ACT per l'unicità e l'esclusività del suo programma didattico. Il Master presentava una formula inedita che coniugava la conoscenza tecnica del settore turistico con le pratiche proprie del turismo responsabile e dell'ecoturismo. Rispetto a un'iniziativa di questo genere ACT non poteva non coinvolgere nella progettazione dei contenuti AITR, l'ente più qualificato e autorevole del settore. Inoltre in quegli anni il CTS era nel board di AITR. Anche per questo sin da subito la collaborazione fu caratterizzata da entusiasmo e spirito di cooperazione.
Come racconta lo stesso presidente di ACT, Maurizio Di Marco, ripercorrendo la storia di questa felice intuizione, “per quegli anni in cui i prodotti dell'alta formazione sul turismo erano esclusivamente rivolti alle dinamiche del turismo tradizionale, il Master rappresentò un'assoluta novità in Italia proprio nel panorama dell'alta formazione. Presto raggiunse un successo insperato e constatammo così che molti giovani erano attratti dall'idea di un turismo etico, rispettoso dell'ambiente e delle comunità locali”.
“Rilevammo un folto numero di giovani entusiasti nel voler intraprendere un'attività turistica in chiave sostenibile – continua Di Marco –. Le richieste furono talmente tante che per soddisfarle attivammo due edizioni nello stesso anno”.
“È per questo – ha concluso il Presidente ACT – che il nostro ingresso in AITR, nasce dalla volontà di consolidare ulteriormente il percorso formativo del Master riferito inequivocabilmente alla cultura della sostenibilità in ambito turistico. Diventare soci di AITR ha rappresentato per noi la naturale prosecuzione di un cammino che affonda le radici in un vissuto comune e che, prospetticamente, andrà ad alimentare una progettualità condivisa. Sono certo che gli interscambi fra AITR e ACT e i reciproci apporti potranno concretizzarsi sempre più in iniziative congiunte che siano il frutto di una visione evoluta del turismo nella direzione della sostenibilità ambientale”.
Il Master, che si presenta dunque come l'emblema di una collaborazione proficua pluriennale improntata alla concretezza, oggi come allora, oltre ad insegnare a progettare viaggi in chiave sostenibile dando massima attenzione anche agli aspetti etici, affronta temi come l'accessibilità, grazie all'apporto di COIN - Cooperative integrate, il contrasto al turismo sessuale dei minori grazie alla partecipazione di ECPAT - End Child Prostitution and Trafficking e la metodologia dell'europrogettazione per cogliere l'opportunità dei finanziamenti europei a favore del turismo sostenibile.
Insomma nel post Coronavirus, il mondo del turismo rafforza la consapevolezza sui temi della sostenibilità e, come dimostrano i percorsi congiunti fra enti qualificati come AITR e ACT, il turismo sostenibile si impone come una scelta responsabile e necessaria nonché un'opportunità straordinaria per preservare il pianeta dalle distorsioni dello sviluppo. Riconfermando altresì che quello fra il turismo tout-court, i valori della tutela dell'ambiente e del rispetto delle comunità, è sempre più un legame imprescindibile.
Marina Ricci - Redazione ACT