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16/12/2019
La creazione di nuovi canali e differenti opportunità dovrebbe essere l'obiettivo di tutti coloro i quali si dedicano allo sviluppo dell'offerta turistica e alla messa a punto dei suoi prodotti.
L'Italia, ad esempio, un vero e proprio set a cielo aperto, presenta un patrimonio ancora inesplorato che potrebbe tradursi nella creazione di nicchie di mercato sempre più significative dal punto di vista turistico. Lo sviluppo di nuove opportunità rappresentate dai luoghi delle riprese dei film potrebbe anche essere uno dei “riequilibratori” del turismo tradizionale contrastando indirettamente il fenomeno dell'overtourism. La suggestione dei luoghi del cinema può costituire un valore aggiunto per un territorio, quello italiano già considerato iconico ed evocativo. Come dire, aggiungere suggestione alla suggestione.
I paesaggi naturali, le città e i borghi italiani che dagli anni Trenta in poi si sono trasformati in set di film e, più recentemente, anche di fiction e reality, non solo sono stati consegnati alla storia, ma hanno anche vissuto a ripetizione momenti di gloria in termini di ricchezza grazie ai flussi di “cineturisti” che si sono riversati spontaneamente in questi territori grazie alla fascinazione del cinema. La particolarità di questo tipo di turismo è la motivazione forte che spinge gli amanti del cinema a voler rivivere le storie attraverso una modalità esperienziale. Questa spinta li porta a voler organizzare viaggi speciali sulle orme degli attori che hanno calcato quelle location spesso straordinarie (pensiamo alla suggestione della fotografia nel cinema). In alcuni casi i cineturisti si organizzano autonomamente, in altri acquistano prodotti organizzati dai tour operator, ma è evidente che la messa a sistema di pacchetti studiati ad hoc che intercettino questo trend può solo generare effetti positivi per il settore. Il termine “cineturismo”, ideato e utilizzato sin dal 2003 dall'Ischia Film Festival (prima si parlava di ”turismo cinematografico”) è ormai entrato nel linguaggio comune degli addetti ai lavori e oggi, più che in passato, offre la dimensione di un fenomeno decisamente in crescita legato alla riconoscibilità dei territori.
Un caso emblematico di set “idolatrato” e leggendario è quello de “Il Gattopardo” di Luchino Visconti. La storia delle riprese sui set de “Il Gattopardo” è stata recentemente oggetto di uno straordinario documentario di Alberto Angela nel programma Ulisse, in cui vengono mostrati nelle foto di scena e in altri documenti gli abitanti coinvolti nelle riprese del film come comparse o al fianco delle maestranze. Nella preparazione del suo film, Visconti, mosso da un'attenzione maniacale per i dettagli delle scenografie e delle ambientazioni nella ricostruzione “filologica” delle scene, dei costumi etc., fece restaurare i palazzi storici avvelendosi di eccellenti artigiani e decoratori e utilizzando materiali pregiati come le maioliche di Vietri sul Mare per pavimenti che sono tuttora ammirati dai visitatori. Tutto questo oggi è oggetto di veri e propri movie tour. I turisti letteralmente “in pellegrinaggio” attraverso questi luoghi divenuti leggendari grazie allo scrittore Tomasi da Lampedusa prima e al film capolavoro di Luchino Visconti poi, sono mossi dal desiderio di scoprire nuovi luoghi ma soprattutto di rivivere, questa volta da vicino, le sensazioni e le suggestioni delle scene girate in queste ambientazioni uniche.
I movie tourist sono dunque, prima ancora che turisti, appassionati di cinema ed è facile comprendere come nella opportuna segmentazione dei target, rappresentino un bacino di pubblico ben preciso, con caratteristiche di unicità. Perché questo target diventi rilevante dal punto di vista economico, bisognerebbe guardare ai luoghi del cinema come a una risorsa da sistematizzare in considerazione del suo notevole potenziale. La formulazione di una proposta articolata sintonizzata sulla suggestione del cinema andrebbe sviluppata dai tour operator in sintonia con i territori e gli operatori locali allo scopo di realizzare proposte ad hoc sempre più evolute e allineate ai modelli di successo di altri paesi. Da questo punto di vista Harry Potter docet. I londinesi Harry Potter Tour vengono infatti presentati sul mercato dai vari tour operator alla pari con il tour classico di Londra e il Tour del British Museum secondo una logica di integrazione e saturazione dell'offerta.
Vi sono infiniti esempi anche nel campo della fiction. Tutti hanno in mente i paesaggi e le strade in cui è stato ambientato Il Commissario Montalbano, così come tutti conoscono Spoleto grazie a Don Matteo che ha fatto aumentare l'economia di una città d'arte, già nota in tutto il mondo per il Festival dei Due Mondi, ma che necessitava di un rilancio sul mercato domestico. Già negli anni Sessanta l'Isola d'Ischia era diventata meta di curiosi grazie alle immagini del colossal Cleopatra del 1963. Facendo un saldo di oltre trent'anni per poi arrivare fino ai giorni nostri, si scopre che anche l'Isola di Procida (Il Postino, 1994), il Castello di Agliè (Elisa di Rivombrosa, 2003-2005) e Castellabate (Benvenuti al Sud, 2012) hanno goduto di una notevole affluenza di turisti e curiosi diventando inaspettatamente mete di cineturismo. Un dato significativo è la ricerca su Google della parola “Vigata” (luogo di fantasia legato alle vicende del Commissario Montalbano di Camilleri), che genera oltre 800.000 risultati.
Il settore turistico dovrebbe dunque puntare sempre più verso la valorizzazione di quelle che andrebbero considerate e gestite come vere e proprie risorse in grado anche di presentare il nostro Paese sotto una nuova luce. Il cinema e la fiction diventano così veicoli promozionali per molti territori. Non a caso la quasi totalità delle regioni italiane si avvale dei fondi europei destinati alla valorizzazione dei territori regionali per supportare la promozione del proprio territorio attraverso il cinema. Uno degli organismi preposti a questi scopi è l'associazione Italian Film Commissions che eroga servizi e agevola le case di produzione sostenendo le realizzazione di film in grado di valorizzare il territorio anche in funzione turistica. Evidentemente negli ultimi anni si è creata una consapevolezza sulla capacità di creare sviluppo rispetto a tutta una filiera integrata che vede il settore cinematografico correlato a quello turistico con ricadute positive anche sull'occupazione.
Sul piano numerico il flusso dei turisti che visitano i luoghi in cui sono stati ambientati i film è in costante crescita ed evidenzia un mercato "alternativo", per certi versi nuovo, comunque interessante e redditizio che richiede strumenti specifici. La progettazione di pacchetti turistici ad hoc in Italia potrebbe essere più ragionevolmente affrontata in modo professionale anche dal travel design per la capacità di questa modalità di approcciare i viaggi per gli appassionati in modo più customizzato.
Secondo una ricerca pubblicata da Expedia Group, Napoli ha testimoniato nell'ultimo anno un fortissimo incremento della domanda fino ad oltre il 20% in più rispetto all'anno precedente. La città, che ha sempre prestato il suo volto migliore al cinema italiano, negli ultimi anni ha ottenuto ottime performance dal punto di vista turistico anche in ragione dell'esposizione cinematografica e televisiva che ha avuto. Tale incremento va attribuito in gran parte alle visite delle location di serie cult come “Gomorra” o “L'amica geniale”. E, ancora, un risultato molto simile lo si è avuto in Abruzzo e in Sicilia dove sono stati ospitati rispettivamente i set di importanti produzioni quali “Il nome della Rosa” e il già citato “Commissario Montalbano”.
Ci si chiede oggi nel settore attraverso quali modalità e progetti lavorare allo sviluppo di questo nuovo segmento tematico del viaggio ritenendo questa possa essere una importante sfida di medio-lungo termine per l'intero settore turistico italiano. Una delle possibili risposte passa, come avviamo visto, attraverso le Film commissions e il supporto delle istituzioni su interventi mirati che possano incentivare la creazione di nuovi e duraturi prodotti di qualità orientati alla valorizzazione dei diversi territori.
L'Italia, come destinazione e come industria turistica, possiede in sé uno straordinario potenziale che, in un prossimo futuro, è destinato a diventare la chiave di volta per far emergere un tesoro unico nel suo genere.
L'articolo è stato redatto con il contributo di Riccardo Cellerino
Redazione ACT