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17/06/2019
Il consulente di viaggi è una figura professionale che sta prendendo sempre più piede anche in Italia. Professione nata negli Stati Uniti, il consulente è colui che fa consulenza personalizzata al cliente per l'organizzazione di un viaggio su misura. Ma non solo, studia il cliente minuziosamente raccogliendo gusti, preferenze, paure e sogni per disegnare la vacanza perfetta.
Sostanzialmente, il consulente può svolgere l'attività in due modi:
- appoggiandosi a un'agenzia o a un Tour Operator;
- appoggiandosi a grossi network (una sorta di franchising).
Nel primo caso, il consulente di viaggio si pone a metà strada tra l'agenzia e il cliente finale. L'agenzia fornisce tutto il supporto tecnico/amministrativo/contabile/gestionale, mentre il consulente si concentra sulla realizzazione del viaggio, dalla partenza al rientro, sul rapporto con il cliente e gode di maggiore autonomia rispetto allo stare seduto dietro ad una scrivania come fa un agente di viaggio tradizionale e la remunerazione sarà a provvigione.
Nel secondo caso la sostanza non cambia, la differenza è però che il consulente che decide di aderire a un network presente sul mercato deve versare un contributo di adesione, proprio come succede nel mondo del franchising.
Come lavora un consulente di viaggi
Il consulente deve prima di tutto essere creativo, cercando di coniugare i desideri del cliente con la sua disponibilità a spendere, valutando attentamente la soluzione migliore che può scaturire in base alle proprie capacità organizzative in rapporto con l'agenzia o con il network con cui è attiva una collaborazione.
In più:
- deve saper proporre e costruire un viaggio unico ed emozionante;
- deve saper ascoltare, andando incontro ai bisogni e rispondendo a dubbi e domande;
- non si può sedere sugli allori quando intraprende questa carriera: l'aggiornamento deve essere continuo e costante;
- la curiosità deve essere una caratteristica fondamentale, utilissima per trovare sempre nuove idee per i potenziali viaggiatori;
- sarebbe molto utile una specializzazione (per prodotto o per area geografica) per risultare “esperto” agli occhi dei clienti;
- deve operare con grandissima professionalità in quanto, da buon professionista, deve prevedere gli eventuali problemi che potrebbero sorgere in viaggio.
La formazione del consulente di viaggi
Per fare la differenza nel settore turistico la preparazione tecnica spesso e volentieri fa la differenza. Sicuramente è necessaria una conoscenza approfondita delle lingue (almeno l'inglese), della geografia turistica, della tecnica turistica e delle modalità di organizzazione di diverse tipologie di viaggi (gruppi e individuali), dell'informatica, dei principi di marketing e comunicazione.