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ACT E IL TURISMO SOSTENIBILE: UN GRANDE CONNUBIO, TANTI PROGETTI.

ACT, SIMTUR e SharryLand rivelano ai viaggiatori le “Meraviglie” nascoste del Bel Paese.

ACT E IL TURISMO SOSTENIBILE: UN GRANDE CONNUBIO, TANTI PROGETTI.

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13/08/2020




ACT – Accademia Creativa Turismo ha posto al centro della propria azione culturale e formativa la promozione del turismo sostenibile e responsabile. Nell'ambito di una serie di attività, coerenti con questo obiettivo primario, ha scelto di realizzare, insieme a SIMTUR e al partner tecnologico SharryLand, una delle più ambiziose iniziative di rilancio del Paese fondata sull'economia della bellezza, circolare, etica e condivisa, “piccole patrie”.
Federico Massimo Ceschin, Presidente di SIMTUR - Società Italiana Professionisti Mobilità Dolce e Turismo Sostenibile, nell'ideare questo progetto si è lasciato ispirare dall'eredità culturale di uno degli industriali e politici italiani più illuminati del Novecento, Adriano Olivetti il quale, riferendosi al patrimonio culturale immenso delle comunità locali, aveva coniato la definizione “piccole patrie”.

Il progetto consiste nell'individuare e mappare, creando una nuova geografia, i territori delle piccole comunità ricche di patrimoni diffusi fra storia, cultura, arte, paesaggio, ambiente ed enogastronomia ove, da viaggiatori ma anche da residenti, sia possibile vivere esperienze memorabili.

Sono tante le comunità locali in grado di esprimere particolari attrattive con carattere di unicità, ma che non hanno ancora avuto la loro grande occasione per il fatto di essere poste ai margini delle tradizionali rotte turistiche. La bellezza di questi luoghi attendeva da troppo tempo di essere disvelata e riscattata. Oggi, grazie alla mappatura fatta con “piccole patrie” e alla piattaforma digitale di SharryLand nata per far scoprire e riscoprire le “Meraviglie” d'Italia insieme al corredo di tutte le esperienze possibili, anche questi territori vengono fatti conoscere, valorizzati, promossi e condivisi come meritano. La piattaforma è una grande piattaforma di interazione “social” che consente di mettere in diretto contatto i viaggiatori in cerca di momenti di turismo esperienziale con gli operatori dei diversi territori. La sistematizzazione e la professionalizzazione dell'offerta turistica di questi territori e degli operatori di cui si sta occupando ACT, supporterà, a vantaggio delle economie locali, lo sviluppo di un turismo tematico e di qualità sotto il segno della sostenibilità nel rispetto delle comunità e dei territori.



Il progetto, a carattere nazionale, inaugura infatti per ACT - Accademia Creativa Turismo un nuovo filone formativo in collaborazione con SIMTUR. Come spiega il Presidente ACT, Maurizio Di Marco, consigliere nazionale e fondatore di SIMTUR, nonché responsabile della Commissione Formazione e Aggiornamento professionale dell'associazione, nell'ambito del progetto «piccole patrie» “la creazione di nuovi modelli formativi studiati ad hoc per la professionalizzazione degli operatori impiegati nel progetto di rilancio dei territori rappresenta la volontà di affrontare in modo serio e qualificato una grande risorsa del Paese con l'obiettivo di far ripartire l'Italia delle «piccole patrie» attraverso la messa in luce delle sue «Meraviglie»”.

“Sono certo – ha continuato Di Marco – che il coinvolgimento di persone motivate e soprattutto dei giovani che amano i propri territori avrà ricadute positive anche in termini occupazionali evitando peraltro che le nuove leve abbandonino i luoghi di origine solo perché posti geograficamente ai margini”. Lo scopo dei nostri corsi di formazione, che connettono il talento alle competenze tecnico-manageriali, e dei nostri programmi didattici, improntati a una visione tridimensionale dell'economia nel suo essere indissolubile da cultura e società, è di mettere gli operatori in condizione di muoversi trasversalmente all'interno di circuiti promozionali turistici strutturati dove l'improvvisazione sarà solo un brutto ricordo”.
“Con una esperienza trentennale nella formazione – ha proseguito Di Marco - ACT e il suo partner tecnico ACT Travel hanno messo in campo tutto il loro know-how per costruire insieme a SIMTUR e SharryLand una proposta turistica innovativa di incoming di comunità. Questa sarà sostenuta da un piano di formazione rivolto a quanti opereranno all'interno del progetto destinato a ridisegnare il volto dell'Italia dal punto di vista culturale, sociale ed economico”.
“I cosiddetti fiduciari che supporteranno questa dinamica dal di dentro, essendo i referenti territoriali  – ha affermato Di Marco –, saranno il perno del progetto. Starà infatti a loro selezionare le migliori esperienze turistiche del territorio favorendo le sinergie tra gli operatori, le strutture ricettive e i rappresentanti locali per dar vita a proposte realmente in sintonia con i luoghi e la comunità locale.  Per far ciò dovranno dotarsi delle necessarie competenze”.
“Ogni «piccola patria» con i suoi attrattori e punti di forza – ha spiegato DI Marco - per ambire a competere sul mercato del cosiddetto turismo di prossimità, deve essere innanzitutto riconosciuta esattamente come una «Meraviglia» e presentata, o meglio, «raccontata» nel complesso delle altre «Meraviglie» mettendo in campo le competenze proprie della progettazione travel design e della tecnica turistica, ma anche dosi massicce di storytelling, un metodo narrativo innovativo e avvincente che richiede una visione interpretativa e autorale dei luoghi”.
“Abbiamo già moltissimi contenuti da gestire, sistematizzare e far convergere verso una gestione organizzata, smart e appealing – ha continuato Di Marco – anche in considerazione dei nostri target di riferimento, viaggiatori curiosi e consapevoli, ma anche molto esigenti”.

Il progetto ha un sapore estremamente dinamico e innovativo anche grazie all'infrastruttura tecnologica evoluta e al modello di marketing che la governa. La partnership di ACT e SIMTUR con gli ideatori della piattaforma digitale SharryLand che sostanzia la comunicazione delle nuove mappe delle “piccole patrie” rappresenta un apporto fondamentale collocando l'iniziativa fra le azioni più strutturate ed efficaci legate allo sviluppo dei territori e al rilancio delle economie locali al tempo della pandemia. Precede l'azione di promozione di un'Italia delle meraviglie per troppo tempo rimasta nell'ombra, il “ridisegno” delle mappe turistiche dell'Italia dei centri minori e la tracciatura delle esperienze di comunità da cui tutto si diparte.

Ripercorrere le orme concettuali del grande imprenditore di Ivrea, Adriano Olivetti, scomparso nel 1960, aiuta a comprendere le fondamenta culturali e storiche di un progetto articolato e sintonizzato con le migliori espressioni della contemporaneità e le sensibilità che si stanno facendo largo in tema di sviluppo responsabile. Il turismo sostenibile oggi rappresenta per operatori e cittadini un faro verso una concezione e una progettualità più consapevole. I nuovi paradigmi legati al rispetto delle comunità e dell'ambiente e la presenza diffusa del digitale sono destinati a mettere in discussione modalità e comportamenti spesso fuori controllo che hanno generato una ricchezza effimera il cui rovescio della medaglia è stato uno sviluppo disomogeneo a tutto discapito dei territori, luoghi violati e sfruttati selvaggiamente perché diventassero destinazioni turistiche da dare in pasto a masse inconsapevoli. Basti pensare al fenomeno dell'overtourism che ha largamente caratterizzato molte pratiche turistiche prima della pandemia, e forse ancora oggi, in piena estate 2020, e ai danni da esso arrecati al Paese a causa dell'uso predatorio dei luoghi che non ha risparmiato niente e nessuno.

Questi temi che rientrano costantemente nella programmazione didattica di ACT – Accademia Creativa Turismo e particolarmente nel Master in Turismo Sostenibile e Responsabile - percorso formativo d'eccellenza che ha reso la storia di ACT un unicum nel settore della formazione al turismo - oggi trovano ampia trattazione anche nei corsi destinati alla professionalizzazione degli operatori delle “piccole patrie”. A loro viene riservata la formazione, l'assistenza e il supporto alla professione essendo considerati parte attiva della prima grande iniziativa strutturata nata per il rilancio delle “piccole patrie” che vanta al proprio interno componenti d'eccellenza espressione della cultura del turismo sostenibile e un know-how specialistico nel marketing territoriale e dei servizi turistici, nella formazione e nella digital knowledge.
La definizione “piccole patrie” accostata a questo progetto di rilancio turistico delle culture e delle economie locali mira a richiamare e valorizzare i fattori identitari di una comunità fatta di cultura, arte, produzione e molto altro e i patrimoni intrinseci a essa. La comunità risulta essere perno centrale della società, insieme soggetto attivo e oggetto di uno sviluppo integrato di tipo sostenibile e responsabile, punto di partenza e di arrivo.
Secondo questa visione, la fisionomia culturale di una comunità attribuisce a una determinata area territoriale unicità. Appartenere culturalmente a una “piccola patria” significa dunque “sentirsi comunità”.

Per Federico Massimo Ceschin “sentirsi comunità è un obiettivo realizzabile a condizione di nutrirsi di quel senso di appartenenza che soltanto le identità locali possono offrire: un sentimento divenuto forte in risposta alle dinamiche perverse della globalizzazione, un vero e proprio antidoto”.
“Non siamo in presenza di sentimenti antieuropeisti o contrari all'unità nazionale, tutt'altro - ha continuato il Presidente di SIMTUR -. Siamo di fronte a impulsi dell'anima, passioni, ardori ed emozioni che il senso di comunità risveglia attorno all'ombra dei campanili: una pulsione identitaria che vuol essere vissuta come elemento di inclusione e di coesione, non certo come barriera.  Una comunità coesa, che impara a nutrirsi del genius loci, è anche una comunità generosa, accessibile e ospitale”.
Per Ceschin “SIMTUR si è resa persuasa che non sia un caso se il sentimento di appartenenza è diventato nel tempo anche il più efficace (e il più longevo) dei brand territoriali: non esiste strumento di marketing, marchio d'area o etichetta artificiale che possa superare la notorietà di un sostantivo che si apprende con il latte materno, di cui ci hanno narrato infinite storie i nostri padri e nonni”.

Nella visione prospettica di SIMTUR - la prima rete nazionale strutturata di competenze professionali per la mobilità dolce e il turismo sostenibile - la capacità del progetto “piccole patrie” di condividere storie, esperienze, risorse e conoscenze è un modo per connettersi allo spirito dei luoghi e preservare il bene comune. A tale scopo SIMTUR, individuando cinque criteri di riconoscimento delle “piccole patrie” perché possano definirsi tali, ha ridisegnato una mappa dell'Italia, regione per regione, ripartendo dalle geografie di prossimità. Questi criteri – pur nel rispetto delle diverse identità delle aree interessate - saranno il fil rouge che garantirà la presenza di riferimenti qualitativi unificanti. I punti di forza che dovranno essere sovrapponibili ai valori del Manifesto Bioslow - Terra, Cibo, Etica, Clima e alla visione di mobilità dolce SIMTUR fondata sui pilastri della lentezza, bellezza e gentilezza, andranno a ridisegnare i connotati dell'offerta turistica, a rivitalizzarla e ad animarla.

A connettere questi territori ai viaggiatori, i cosiddetti cittadini temporanei, in modo che possano essere interessati dai valori e dal sentimento di comunità di questi luoghi in un processo guidato di avvicinamento alla cultura locale, saranno tour operator e agenzie di viaggi specializzati nel turismo sostenibile ed esperienziale e nel travel design con il coordinamento attivo del tour operator ACT Travel.

Per la gestione organizzata delle diverse reti locali, “piccole patrie” pone come fulcro dei processi la figura del fiduciario, una risorsa presente sul territorio, specializzata nel turismo esperienziale con capacità relazionali e di coordinamento, un esponente della comunità ospitante che si occupa di introdurre i turisti alla creazione di legami diretti con la comunità e di esperienze uniche nel loro genere, possibilmente tematiche.

Con il suo ruolo di referente primario della rete dei diversi operatori e, viceversa, di rappresentanza di “piccole patrie” nei confronti della comunità contribuisce alla messa a sistema dell'offerta turistica accanto agli operatori del tour operator incaricati di progettare e declinare le varie proposte anche attraverso la creazione di cataloghi ad hoc per un mercato sempre più esigente in cui la concorrenza è alta. Il fiduciario ha fra le altre cose la funzione di verificare le potenzialità del territorio in termini di attrattività, riconfermare periodicamente la sua rispondenza ai criteri qualitativi del progetto nazionale e la presenza di operatori in grado di offrire servizi e opportunità destinati ad arricchire culturalmente i cittadini temporanei. Il fiduciario sarà garante del dialogo e della collaborazione con i diversi portatori di interessi locali, pubblici e privati nella definizione di un paniere di “esperienze di comunità” che consentano la progressiva realizzazione professionale di un catalogo dell'offerta del territorio, resa possibile grazie al ruolo attivo e sistemico di ACT.

Dal canto suo, la comunità che vorrà partecipare al progetto “piccole patrie” dovrà essere sostanzialmente motivata da un sentimento reale di affinità elettiva con lo spirito del progetto stesso e da uno sperimentato margine di garanzia nel ridisegno delle mappe turistiche territoriali che molto ha a che fare con la capacità dei territori di valorizzarsi dal proprio interno individuando per primi i propri punti di forza e scegliendo flessibilmente la strada del rilancio sistemico.

Il modello adottato dalle «piccole patrie», come abbiamo visto, si fonda su una rete nazionale di fiduciari, tutor, comunità locali, forze attive della società civile, operatori dell'accoglienza e dell'ospitalità, aziende agricole, imprese culturali e creative, tour operator e agenzie di viaggio. Tutti hanno scelto di proiettarsi verso una nuova concezione del turismo definita da SIMTUR “5.0”, che vede nel territorio e nei suoi abitanti una risorsa straordinaria da tutelare, proteggere e valorizzare, nell'innovazione tecnologica un driver formidabile per il miglioramento delle performance e nell'utilizzo delle piattaforme digitali la possibilità di creare network efficaci e condividere opportunità. Il turismo 5.0 è infatti orientato a tutti gli effetti a riprogettare l'offerta dei territori attraverso la creazione di “ecosistemi integrati” di servizi ed esperienze e a proiettare sulla rete in modo strutturato e sistematizzato l'appeal dei territori.



Una coincidenza pressoché totale di vision e mission nel comprendere il valore aggiunto rappresentato dalla tecnologia, ha dato vita a quella che si è rivelata sin da subito essere una proficua ed valida collaborazione, la partnership con SharryLand, la “Mappa delle Meraviglie” dell'Italia da scoprire fatta di meraviglie, eventi, servizi, tipicità, utenti. SharryLand, partner tecnologico di SIMTUR che dispone di una piattaforma digitale social e mobile app molto friendly ed evoluta, nasce con l'obiettivo primario di valorizzare il patrimonio culturale diffuso e promuovere il turismo culturale sostenibile ed esperienziale riempiendo di significato il termine “prossimità”, favorire l'incontro tra le persone nella realtà locale e di reti territoriali, rafforzare le economie locali, creare una mappa ricca di contenuti da poter condividere dove i protagonisti sono gli operatori, i territori e le esperienze nel loro insieme e nelle loro specificità, annovera e porta in scena le meraviglie del nostro Paese in una grande rete digitale di patrimoni materiali e immateriali.

Come afferma Luigi Alberton, fondatore di SharryLand “Ogni «Meraviglia» contenuta nella mappa raccoglie intorno a sé una rete di «tutto il bello che c'è» (esperienze, persone, eventi, luoghi, servizi) e offre strumenti integrati a chi cerca e chi crea esperienze, innescando un volano di opportunità per gli operatori e per il territorio”.
“Attraverso una formazione di base – continua Alberton - ogni attivista di SIMTUR può diventare uno sharrylander e allo stesso modo ogni «Meraviglia» può configurarsi come parte di un'esperienza di comunità e, quindi, ogni sharrylander può avviarsi a diventare tutor o fiduciario di una piccola patria attraverso un percorso che prevede l'acquisizione di specifiche competenze in travel design, placetelling, marketing territoriale, mobility management, web e social media”.

Ma a chi si rivolge in particolare “piccole patrie”?
Il target ideale è costituito da una platea di viaggiatori curiosi e consapevoli, motivati da desiderio di esplorazione e di scoperta, animati dall'aspirazione a entrare in relazione con lo spirito dei luoghi e le persone che lo custodiscono.
ACT, SIMTUR e SharryLand attraverso la rete delle agenzie di viaggio e dei tour operator convenzionati, incontrano questi pubblici di riferimento e presentano ogni «piccola patria» attraverso la mappa delle sue meraviglie, un patrimonio materiale o immateriale, una proposta esperienziale coinvolgente da condividere con altri compagni di strada e la comunità locale proponendo altresì la presenza di un fiduciario inteso come colui in grado di offrire un valore aggiunto e identitario alla proposta che scaturisce dall'esperienza. A seconda del luogo, questa figura può essere identificata nel gestore dell'attività proposta, nel sindaco, nel volontario della proloco, nell'accompagnatore, nella guida escursionistica e ambientale ecc. Oltre ad accogliere il viaggiatore, il suo compito sarà presentare i luoghi e le situazioni, raccontare storie e aneddoti, tradurre i segni e i simboli in altrettante narrazioni, al fine di rendere il soggiorno speciale e “wow”.

Il valore assoluto di un progetto come “piccole patrie”, unico nel suo genere per visione prospettica, interconnessione di ambiti altamente specialistici e qualificati, autorevolezza dei partner coinvolti, è sì quello di mappare l'Italia delle Meraviglie stimolando la circolarità dell'economia della bellezza e generando una nuova consapevolezza dei territori e dei talenti ad essi collegati, ma soprattutto di guidare le trasformazioni con mano ferma, competenze certe, progettualità d'eccellenza e grande concretezza.
I numeri peraltro attestano che il percorso intrapreso è fondato su solidi presupposti: i canali di comunicazione SIMTUR raggiungono circa 3 milioni di persone/anno (oltre 8.000 persone al giorno), mentre SharryLand, che sta scaldando i motori in attesa delle campagne previste in autunno, porta con sé con il solo passaparola 200.000 visualizzazioni al mese in Italia. A tutto questo si aggiunge la galassia mediatica di ACT attiva dal 2005 insieme alla sua vastissima community di follower.

Sarà dunque interessante seguire gli sviluppi. Stay tuned.

Marina Ricci - Redazione ACT

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