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13/05/2019
1. Anna Pernice, autrice del blog “Travel Fashion Tips”, un luogo per appassionati di viaggi e moda. Come mai questo binomio?
Moda e viaggi perché sono le mie due più grandi passioni ed ho voluto riunirle in quello che inizialmente era soltanto un diario online. Passioni che mi sono state tramesse sin da piccola dai miei genitori. Infatti, mio padre navigava e sono cresciuta con i suoi meravigliosi racconti di viaggio in giro per il mondo ed ho iniziato a viaggiare con i miei sin da piccolissima, mentre invece mia mamma cuciva e mi ha insegnato a realizzare i vestiti delle Barbie facendomi crescere tra i cartamodelli di Burda e Postalmarket.
2. Sei stata finalista del Bloggers' Open World Awards 2018 di Momondo. Quali sono i fattori che ti hanno portata a raggiungere questo risultato?
Sì, esatto, e per il secondo anno consecutivo sono Brand Ambassador di Momondo, cosa che mi rende davvero molto felice. Nei miei racconti di viaggio cerco sempre di trasmettere tutte le emozioni che ho vissuto, oltre a dare informazioni pratiche sulla destinazione e molto probabilmente sarà piaciuto il mio modo di approcciarmi.
3. Qualche anno fa hai vinto il Malvarosa Food Blog Award. In un momento storico di grande visibilità per il Food & Wine, quali sono le tue strategie di differenziazione in questo segmento in termini di comunicazione?
Beh, io sono napoletana e sono nata e cresciuta in una terra in cui l'enogastronomia fa parte della cultura popolare ed è molto radicata in tutti gli ambiti della vita e ritengo che, esattamente come a Napoli, i piatti tipici locali e la cultura enogastronomica di un popolo siano molto utili per capire una destinazione. Non si può dire di conoscere realmente un posto se non si conosce anche la sua cultura enogastronomica e poi, molti non sanno, però, che la mia “carriera” di blogger è iniziata proprio scrivendo di enogastronomia e nutrizione ;-)
4. Hai una formazione (anche) in Marketing e Comunicazione. Quali sono i punti critici in un Piano Marketing per chi vuole intraprendere il mestiere di Travel Blogger??
Chi vuole diventare Travel Blogger al giorno d'oggi non può non adottare una corretta strategia di marketing e alla base di tutto c'è il personal branding. Bisogna partire da sè stessi e differenziarsi dalla massa diventando un brand riconoscibile.
5. Travel Blogging e Social Media, un binomio naturale. Quali sono gli errori da non commettere mai?
L'errore principale che noto in tanti nuovi aspiranti blogger è investire tutto su Instagram. Instagram, però, è solo un social e solo un mezzo per portare traffico al blog. E' su quest'ultimo che bisogna investire tutte le proprie energie.
6. In questi ultimi anni si parla sempre più di storytelling e tu hai anche scritto un manuale sull'argomento. Come si fa ad utilizzare questo strumento correttamente?
Lo storytelling è alla base della narrazione, è un termine nuovo che descrive ciò che però è sempre esistito: il racconto. Basti pensare ali uomini delle caverne che si riunivano intorno al fuoco per raccontare storie. Semplicemente oggi lo strumento è cambiato e le storie si raccontano sul web. Alla base di un corretto storyteling c'è una storia da raccontare che segua tutti i parametri della narrazione e che sia avvincente ed emozionante.
7. Qual è secondo te il futuro del travel blogging e quali innovazioni prevedi?
Il travel blogger è una delle nuove professioni della comunicazione, anche se ancora poco capita e conosciuta da molti. Tanti si improvvisano nel farlo, tanti altri pensano che basti aprire un profilo Instagram per definirsi travel blogger. Penso e spero che in futuro questa professione venga regolamentata e riconosciuta con il suo giusto valore.
8. Hai realizzato un audiocast su Napoli dal titolo “Napoli: 10 luoghi da brivido”. Quali sono stati i risultati e che feedback hai avuto da chi l'ha utilizzato?
L'audiobook, realizzato in collaborazione con Audible, fa parte della collana “Ti porto in viaggio”, in cui diversi travel bogger hanno scritto di differenti città. Io sono stata scelta per raccontare Napoli, la mia città e, attraverso dieci luoghi da me selezionati, ho portato i lettori alla scoperta di miti e leggende della Napoli esoterica, senza trascurare consigli enogastronomici e culturali. Il risultato? Tanti mi scrivono per dirmi di essere stati in alcune zone di Napoli dopo aver letto o ascoltato i miei consigli e non c'è niente di più gratificante!
9. Scrivere bene è fondamentale per un Travel Blogger. Ci dici le tue regole auree?
Scrivere per un blog di viaggi richiede tecniche ben precise: bisogna seguire le regole giornalistiche delle 5W affinché vengano date le corrette informazioni; le regole del SEO per far indicizzare gli articoli sui motori di ricerca, altrimenti si rischia che non vengano letti da nessuno, e bisogna trasmettere emozioni. Quando si riescono ad unire in uno stesso post tutte e tre le tecniche, vuol dire che un articolo è ben scritto.
10. Qual è stato il viaggio della tua vita?
Un viaggio che mi ha cambiato la vita è stato il mio primo viaggio in Africa. Entrare in contatto con i bambini e le popolazioni locali mi ha fatto cambiare il modo di vedere tante cose.

11. Il viaggio che non hai ancora fatto e che magari ti piacerebbe vivere con i tuoi followers?
Il mio sogno è andare a vedere l'aurora boreale. Stavo per andarci quest'inverno, ma poi non sono potuta più partire a causa di alcuni imprevisti personali. Speriamo nel prossimo inverno.
12. Ci suggerisci 3 luoghi da visitare fuori dalle solite rotte?
Senegal, Slovenia, Tunisia.
13. Puoi scegliere solo un disco ed un libro da portare con te nel viaggio dei tuoi sogni. Cosa metti in valigia?
Vasco Rossi e Paulo Coelho.
14. Hai di fronte a te degli aspiranti blogger. Cinque consigli.
Acquistate il mio libro “Manuale per aspiranti blogger: crea emozioni con lo storytelling”, edito dalla Dario Flaccovio Editore. Lì non ci sono 5 consigli, ma molti di più. ;-)